LE ABBAZIE, I SANTUARI, I MONASTERI
A Fermo, tappa interessante è la chiesa facente parte dell’Abbazia di San Marco alle Paludi, di cui rimangono pochi resti, Risalente alla fine del XI secolo, è stata restaurata alla fine degli anni Novanta. Seppur di piccole dimensioni è costituita da tre navate e presenta al suo interno numerosi affreschi ben conservati. La nuova pavimentazione, grazie agli inserti in vetro, permette di vedere le antiche fondamenta. Lungo la navata principale, sostenuti da esili colonnine, è possibile ammirare alcuni resti dell’antica abbazia, mentre alle pareti delle navate laterali sono appesi numerosi quadri contenenti gli ex-voto dei fedeli. Adiacente alla Chiesa il convento attualmente in restauro.
Ad Amandola appartiene L’Abbazia benedettina dei Santi Ruffino e Vitale, di stile romanico, che risale alla seconda metà del XI secolo.
Successivamente venne innalzata la massiccia torre (XIII sec.), poi trasformata in campanile. La struttura interna, in pietra arenaria, è a tre navate, con copertura a capriate, mentre le navate laterali in origine erano dotate di volte a crociera. Il presbiterio sopraelevato indica la presenza di una sottostante cripta romanica, a cinque navate con volte a crociera che conserva, dietro l’altare, le reliquie di San Ruffino martire.
A Montefortino sorge Il Santuario della Madonna dell’Ambro isolato tra i monti e prende il nome dal vicino torrente Ambro, affluente del Tenna. Alle origini del culto mariano, a questo luogo è legata un'apparizione, descritta in una lapide dietro l'altare della Madonna.
A Montefortino, partendo dalle Gole dell’Infernaccio e facendo un’escursione attraversando il bosco secolare di faggi, si può raggiungere l’Eremo-Santuario di San Leonardo al Volubrio, uno dei più antichi e belli delle Marche.
A Santa Vittoria in Matenano si trova il monastero di Santa Caterina, edificato tra il XIV-XV secolo, situato nel centro storico del paese. Sul lato opposto all’ingresso si può godere di uno spettacolare affaccio sulla catena dei monti Sibillini, che permette una visuale eccezionale che va dal monte Vettore fino al mare.